giovedì 24 marzo 2011

Manifestazione nazionale a Roma per l'acqua pubblica, contro il nucleare e i per i beni comuni

Si svolgerà domani sabato 26 marzo per le strade della Capitale l'importante manifestazione indetta dal Comitato promotore dei referendum sull'acqua che avranno luogo il 12 e 13 giugno.
Dalla manifestazione, oltre che sul tema acqua pubblica, verranno lanciati appelli di sostegno anche al referendum che avrà in oggetto l'abrogazione del progetto nucleare italiano.

L'evento, quindi, vedrà la partecipazione non solo di quei soggetti e sigle che da anni oramai si impegnano sui territori ed a livello nazionale per contrastare i fenomeni di privatizzazione e cattiva gestione dei servizi idrici come Acqualatina, ma vi confluiranno le sigle e le organizzazioni che in questi giorni stanno mettendo in piedi una fitta rete di comitati territoriali in appoggio al referendum sul nucleare, oggi drammaticamente necessario difronte alla catastrofe di Fukushima, in Giappone.

Questa manifestazione e i referendum a cui è legata sono molto importanti per la nostra comunità e per il nostro territorio. La provincia Pontina, infatti, vessata da anni dalla prepotenza e dalla cattiva gestione di Acqualatina, e soggetta alle servitù nucleari di B.go Sabotino e Garigliano non può rimanere indifferente a questo cruciale passaggio di mobilitazione e partecipazione democratica, l'unico, oggi, che può restituire a questa gente il diritto di ritornare a decidere per se stessi e per il futuro dei propri figli.

Il bollette sballate con importi astrusi, debiti caricati sui Comuni e quindi sui cittadini utenti, dispersioni idriche ancora elevate al 60%, inadempienze gravi e bugie sul “caso arsenico” sono solo alcune dei pesanti motivi che ci spingono oggi a sostenere con forza le ragioni del “SI” per abrogare quelle norme che consentono la privatizzazione dell'acqua. Due “SI” che si coniugano in positivo con un'affermazione di valore culturale: l'acqua quale elemento essenziale alla vita degli uomini e dell'ecosistema che li circonda è principalmente un “bene comune”, una risorsa il cui accesso è un diritto inalienabile dell'individuo la cui gestione deve, quindi, essere scevra da ogni profitto economico e funzionale, unicamente, a garantirne la fruizione e la salvaguardia.
Oggi con i referendum è possibile affermare tutto ciò ed avviare anche qui nella Provincia di Latina un percorso che ci consenta di sbarazzarci di Acqualatina e riorganizzare il servizio ponendolo sotto il controllo democratico dei cittadini.

Allo stesso modo il SI al referendum sul nucleare servirà a tutelare definitivamente, e non per concessione governativa o dei nostri amministratori locali, l'Italia dall'ipotesi di costruzioni di nuove centrali nucleari affermando con forza la volontà di concentrare gli sforzi di ricerca e le politiche industriali del Paese allo sviluppo del settore energetico delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica che già oggi contribuiscono fattivamente a migliorare i bilanci energetici dei territori creando lavoro ed indotto economico diffuso ed immediato tra le comunità.
Il “SI” al referendum, quindi, varrà incommensurabilmente di più di qualsiasi ripensamento opportunista di un ministro, che solo oggi difronte alla tragedia giapponese, e per mero calcolo di consenso politico, si accorge della pericolosità dell'atomo e tecnicamente più forte di qualsiasi delibera comunale, provinciale e regionale di fatto scavalcabili dalle imposizioni del Governo centrale.

Da Latina e dal territorio pontino partirà un gruppo di persone appartenete alle sigle ed le organizzazioni che si stanno coordinando nel “Comitato pontino per i SI” per unire le forze e mettere assieme i patrimoni di esperienze e valori per condurre una campagna referendaria difficile e delicata. Il gruppo parteciperà alla manifestazione di Roma sfilando assieme al “Comitato provinciale difesa acqua pubblica”.

Con questo comunicato, quindi, invitiamo i cittadini e le cittadine di Latina e Provincia ad aggregarsi a noi per contribuire alla buona riuscita del corteo.
L'appuntamento per chi viene da Latina e zone limitrofe è alla stazione di Latina Scalo alle ore 13 di sabato 26. Da li prenderemo il primo treno regionale utile delle 13:30.
Per chi viene dal resto della Provincia l'appuntamento proposto è alla testa del binario d'arrivo del treno a Termini. Da qui lo spezzone pontino si avvierà verso piazza della Repubblica ove è prevista la partenza della manifestazione già dalle ore 14.

Per informazioni e contatti:
Referente: Alessandro Loreti 3274987926

Comitato per i SI


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