lunedì 13 giugno 2011

A Latina “SI” viaggia al 57,50%. Via Acqualatina S.p.a, avanti con le rinnovabili e basta soprusi!!

COMUNICATO STAMPA

Mentre scriviamo questo comunicato stampa il dato di affluenza nazionale alla consultazione referendaria appena conclusa, anche se non ancora definitivo, lascia intendere un netto superamento del quorum con una soglia del 57%.

Dato straordinario visto il fatto che non si raggiungeva il quorum in un referendum da almeno 15 anni.

Ancor più straordinario il dato ufficiale di affluenza a Latina dove con il 57,50% il Capoluogo pontino può a tutto diritto dire di aver fatto il suo proprio dovere per affermare i principi dell'acqua bene comune, che un modello di sviluppo energetico alternativo al nucleare è fattibile ed auspicabile e che la giustizia è uguale per tutti.

Questo dato ci inorgoglisce particolarmente perché è stato ottenuto anche grazie al nostro lavoro come Comitato. Un lavoro fatto dal basso e in modo volontario da militanti ed attivisti di associazioni, organizzazioni civiche e semplici cittadini senza l'ausilio di alcuna forza politica.

E' un risultato ottenuto anche se con pochi mezzi a disposizione, con la pazienza e la fatica immane di chi deve suddividere il proprio impegno civico con gli impegni della vita quotidiana e contro un città indifferente e a volte scostante, ma che stavolta ha lasciato intendere che esiste una Latina migliore di quella che abbiamo conosciuto fin qui.

Questa esperienza è e resterà un esempio di democrazia e partecipazione che dovremmo mettere a frutto nei prossimi giorni, settimane e mesi affinché l'indicazione proveniente da questa consultazione si traduca in una forte pressione nei confronti della classe politica di questo territorio in direzione di una netta e totale fuoriuscita dei privati di Acqualatina e dell'avvio di un processo di ripubblicizzazione del servizio idrico ove questo patrimonio di partecipazione civica possa trovare spazio in un nuovo modello di servizio pubblico partecipato, appunto, e democratrico.

Questo forte segnale di consenso ai principi ispiratori di questa campagna referendaria ci dimostra come il lavoro svolto negli anni contro Acqualatina e per l'acqua pubblica abbia coinvolto le coscienze e la sensibilità dei cittadini che se potessero oggi stesso direbbero chiusa l'esperienza della S.p.a. mista pubblico-privata. Finito il capitolo delle vessazioni e delle carte truccate. Finite le cialtronerie e le menzogne che ci hanno voluto far bere, soprattutto (e non solo) sulla presenza dell'arsenico nelle acqua. Ora chi gestisce la Società dovrà rendere veramente conto del suo operato. Da oggi stesso prepariamo la rincorsa per dare la spallata definitiva a questo carrozzone lottizzato , clientelare e dilapidatore di soldi, che non ha fatto altro che socializzare le sue perdite e privatizzarne i guadagni.

Da oggi continueremo sulla strada della promozione delle energie rinnovabili e per chiedere trasparenza in merito alla gestione dell'impianto nucleare di B.go Sabotino e a chiedere, in virtù del primo quesito sui servizi pubblici locali, che venga sciolta la società Latinambiente e che venga reso pubblico il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

Da non sottovalutare neppure, rispetto alla situazione locale, il risultato del quarto quesito sulla giustizia che si erge come monito a quegli esponenti della classe politica pontina provinciale che anche questi giorni hanno provato ad attaccare i giudici.

Per concludere, questo voto referendario ci dice che quando si va al di là degli steccati politici il buon senso dei cittadini emerge e si impone. Ora a noi tutti (cittadini) spetta di tradurre questo risultato politico in azione di cambiamento per il territorio.


Comitato pontino per i SI


comitatopontinoperisi@gmail.il

http://comitatoperisi.blogspot.com/

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